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Il Primo Febbraio 1945 in Italia sancito il Suffragio universale per l’estensione di voto alle donne
Il 30 gennaio del ’45 il Consiglio dei Ministri, presieduto da Ivanoe Bonomi, presenti tutti i partiti, tranne repubblicani e azionisti, riconosce il voto alle donne dai 21 anni in su.
Oggi 1 febbraio 2021 ricorre il 76° anno dal Suffragio universale, che diede il diritto di voto alle donne. L’Estensione alle donne del diritto di voto divenne legge con Decreto Legislativo Luogotenenziale n.23/02/45, ed ebbe la sua prima applicazione il 10 marzo del 1946 per le elezioni amministrative. L’estensione porta la firma di Umberto di Savoia su proposta di Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti.
Le donne ebbero anche la possibilità di essere elette, oltre che eleggere, solo un anno dopo. Un percorso che ebbe inizio nel 1861, all’alba dell’Unificazione. Il 2 giugno 1946, il voto femminile divenne fondamentale per il referendum istituzionale che chiedeva di scegliere tra Monarchia e Repubblica e che quindi permise la nascita della Repubblica Italiana.
La lunga lotta per aver riconosciuto il diritto al voto delle, come detto, parte all’indomani dell’Unificazione d’Italia nel 1861, con una serie di disegni di legge che vennero sempre respinti dalle Camere. Si dovrà attendere il 900 per i primi successi amministrativi, quando alle donne fu concesso il diritto di votare per enti quali Camere di Commercio e scuole. Il percorso per il voto politico fu più difficile. Nell’800 l’interesse delle donne per la politica era definita dagli uomini “contro natura”. Con il movimento delle suffragette in tutta Europa, si iniziò quel forte e pressante dibattito pubblico sull’argomento che portò ad un cambio di pensiero.
Fu lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, quando con gli uomini al fronte le donne dovettero sostituirli nelle fabbriche, nelle aziende e nei campi agricoli, che rese lampante quanto il ruolo della donna per il Paese era divenuto socialmente, politicamente ed economicamente fondamentale. Per il diritto al voto attivo bisognerà quindi attendere il 1945 e per quello passivo (la possibilità di essere elette) il 1946.
