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INDIPENDENZA FINANZIARIA: SOGNO O REALTÀ?

Credo che tutti quanti, prima o poi, abbiano sognato una vita in cui poter fare quello che si vuole, viaggiare, dedicarsi ai propri hobbies, stare con amici e famiglia, senza l'assillo del lavoro. Ma è un desiderio realizzabile nella realtà?


Sembrerebbe di sì, visto che negli Stati Uniti è nato un movimento chiamato FIRE, acronimo che sta per Financial Independence Retire Early (tradotto: indipendenza finanziaria, pensione presto).

I componenti di questo movimento hanno, come obiettivo, quello di ritirarsi dalla vita lavorativa verso i 40 anni, conquistando nello stesso tempo una solida base finanziaria che permetta di poter vivere serenamente con i proventi del patrimonio accumulato.


L'indipendenza finanziaria non va confusa con quella economica: quest'ultima prevede che si riesca a far fronte ai propri bisogni - casa, cibo, utenze, vacanze, acquisti di beni ecc. - con il reddito che si percepisce dal proprio lavoro, senza aver bisogno di contare sul supporto di terzi. Il soggetto finanziariamente indipendente invece, provvede alle proprie esigenze materiali attingendo ad un patrimonio che ha accumulato nel giro di poco tempo e negli anni giovanili e, soprattutto, abbandona il lavoro attivo (pensionamento precoce).


Questo obiettivo ambizioso può essere raggiunto attraverso due strade: la prima è quella di accumulare un grande patrimonio che, opportunamente investito, possa fruttare una rendita periodica sufficiente a coprire le spese. L'altra strada invece è quella di ridimensionare il proprio stile di vita, spendendo meno e quindi necessitando di un capitale più modesto da investire per trarne quanto serve per vivere in modo più minimalista.


Il movimento FIRE invita a condurre una vita semplice e senza eccessi, investendo gran parte del denaro accantonato durante la vita lavorativa in strumenti finanziari a basso rischio (in modo da avere una maggiore sicurezza che il capitale investito non venga eroso da perdite conseguenti ad operazioni in strumenti finanziari inadeguati alle proprie esigenze).


Quindi la formula ideale è: spendere meno ed investire al meglio il proprio capitale.

Per ridurre le spese occorre intervenire sui bisogni, tagliando tutto quello che è superfluo.

Per massimizzare gli investimenti invece, occorre una solida base di cultura finanziaria, che permetta di bilanciare in maniera ottimale il binomio rischio-investimento, così da ottenere il maggior rendimento possibile dal proprio capitale, accettando un rischio adeguato (in base al proprio profilo) di perderlo, in tutto o in parte.


Alessandra Passini

Commercialista



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