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Telegiornali e giornali fanno spesso riferimento all’Unione europea, ma che cos’è?

Il 18 aprile 1951, sei Stati (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) si riunirono Parigi per firmare il Trattato istitutivo della CECA (Comunità europea del carbone e dell’acciaio). Il 25 marzo 1957 gli stessi firmarono altri due trattati: quello istitutivo della Comunità economica europea (CEE) e quello istitutivo della Comunità europea per l’energia atomica (EURATON). Attraverso queste tre Comunità prendeva avvio un’impostazione unitaria volta, principalmente, nella prima fase, a dar vita ad un mercato comune basato sulla libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali. Si può dire, quindi, che l’Unione, in principio, era stata costituita intorno ad una prospettiva meramente economico-commerciale del mercato comune. Proprio alla luce di questa impostazione iniziale si può comprendere come l’obiettivo principale posto alla base della creazione di questa comunità di Stati fosse di matrice prettamente economica volta ad eliminare gli eventuali ostacoli che avrebbero potuto limitare un libero scambio tra di essi, quali ad esempio le dogane e i relativi dazi. Nel corso degli anni i Trattati istitutivi si susseguirono andando ad ampliare gli ambiti di intervento (andando ad includere, ad esempio, materia di matrice sociale e familiare) e di controllo della Comunità, oggi Unione e la stessa si allargò accogliendo al suo interno un numero sempre maggiore di Stati sino ad arrivare ai 27 attuali (non più 28 come conseguenza dell’uscita da parte del Regno Unito di pochi mesi fa). Dato il vasto numero di Stati membri, l’obiettivo dell’Unione risulta essere ampliato rispetto a quello di matrice meramente economica ed è volto a creare uno spazio in cui sia possibile, per quanto riguarda gli ambiti di competenza ad essa attribuita, emanare norme che risultino essere applicabili ed interpretabili in maniera uniforme all’interno dei singoli Stati così da poter garantire una disciplina europea unitaria priva di qualsivoglia tipo di differenziazione legislativa interna.



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